Da medicinale a drink di successo: tutto ciò che c’è da sapere sul Gin Tonic

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Da anni uno dei drink più bevuti e miscelati al mondo, il Gin Tonic ha una storia che affonda le sue radici nell’India del Settecento. In quel periodo il paese, che si trovava sotto il dominio britannico , soffriva molto a causa della diffusione della malaria, un morbo che poteva essere curato solo con l’utilizzo di erbe medicinali.

Nel 1650 all’Università di Leiden, in Olanda, il Dr. Sylvius sperimentò una “pozione” che era in grado di liberare gli effetti benefici per il sangue che avevano le bacche di ginepro. Nasce così il “Jenver”, o altrimenti detto, Gin.

Ma è solo nel XVII secolo, con la lotta di religione tra olandesi e spagnoli, che il gin approda in Inghilterra. Essendo entrambi protestanti, olandesi e inglesi si allearono. Fu così che l’ Inghilterra scoprì il gin. Più o meno nello stesso periodo, i coloni spagnoli scoprirono che gli indigeni utilizzavano la corteccia dell’albero Cinchona per curare la febbre.

A questo punto, quando nel 1736, anche gli inglesi ne scoprirono le proprietà, capirono che era efficace anche per curare la malaria e diffusero l’uso del chinino nelle loro colonie e in tutto il mondo. Quando gli inglesi, nel XVIII secolo, colonizzarono l’ India, portarono con sé acqua tonica e gin che, arricchiti con il lime, si trasformarono nel tanto amato Gin in Tonic.

C’è da dire, però, che la sua scalata al successo ha subito una notevole spinta quando, sempre nel XVIII secolo, l’ azienda fondata da Johann Jacob Schweppe, la Schweppes, ha iniziato a commercializzare il primo estratto di chinino industriale, con l’ aggiunta di acqua gasata: l’acqua tonica.

Come spesso capita, il Gin Tonic ebbe il suo momento di massimo splendore tra i giovani studenti. Tra il 1980 e il 1990 in Francia, da lì passò in breve ai vari bar e caffè di Parigi, fino a diventare un fenomeno mondiale.

Gli ingredienti del Gin Tonic

Preparare un buon gin tonic sembra semplice, in realtà bisogna fare attenzione a molti dettagli, ma di questo parleremo tra poco.

Per il momento scopriamo cosa c’è dentro questo meraviglioso cokatil. Il gin tonic si compone di quattro ingredienti, gin, acqua tonica, ghiaccio e una scorza o una fetta di agrume e si serve in un tumbler alto. Come abbiamo già detto, il gin è un distillato a base di bacche di ginepro. A queste si vanno poi ad aggiungere una serie di botaniche, che vengono distillate insieme,

per creare superalcolici con gusti e accezioni diverse, a seconda delle erbe scelte per produrli.

L’ acqua tonica è un composto analcolico a base di chinino, che è l’ estratto di una radice, utilizzato inizialmente per curare la malaria e, con il tempo, commercializzato e aromatizzato con gusti come il limone. Fatto curioso: l’acqua tonica è fluorescente, questo a causa del chinino che è contenuto al suo interno.

Twist in Tonica: scegliere quella giusta

Se quando parliamo di gin tonic ti viene in mente la classica acqua tonica, un po’ amarognola, dimenticatela. Sebbene questa sia stata la prima acqua tonica commercializzata, nel tempo molte altre aziende hanno studiato per produrre acque toniche aromatizzate in molti modi. Eccone alcune.

Arricchita dal profumo di limone e chinotto di Savona, la Tonica Lurisia presenta un bouquet di profumi molto delicato. Inoltre la nota amara è ammorbidita dalla leggera acidità degli agrumi, per una tonica piena di freschezza.

Una delle principali autorità quando si parla di acqua tonica, Fever Tree presenta una gamma infinita di varianti, per soddisfare i gusti di tutti, mantenendo intatta la qualità del prodotto. Partiamo dunque dalla semplicità della Premium Indian Tonic Water, in cui chinino, acqua di fonte e preziosi oli vegetali si combinano, dando vita a una tonica semplice, ma di effetto. Se invece vuoi dare un tono più “floreale” al tuo drink, la Elderflower Tonic Water, infusa con i fiori di sambuco, è ciò che fa per te. Per un tocco più mediterraneo, ecco la Mediterranean Tonic Water, con oli essenziali delle erbe botaniche del mediterraneo. Che tu voglia abbinarla al gin, o berla da sola l’ Aromatic Tonic Water ti stupirà: corteccia di angostura, cardamomo, bacche di pimento e zenzero, per una tonica dal gusto incredibile.

Più classica, ma non per questo meno piacevole, la tonica J. Gasco propone due varianti, la Indian e la Dry Bitter. La prima ha toni amaricanti molto lievi, per un sapore delicato e morbido allo stesso tempo. Invece la Dry è stata appositamente studiata per chi ama il chinino, presenta infatti una nota amara molto persistente.Cortese ha scelto invece una strategia differente, proponendo una tonica che, come dice il nome – Pure Tonic – è pura, composta di pochissimi ingredienti: acqua, sali minerali, zucchero e autentico chinino naturale. Per una tonica gradevole ed equilibrata, ottima da abbinare con ogni tipo di distillato.

L’ altra faccia del Gin Tonic: il gin

Anche se gli amanti dei gusti semplici preferiscono utilizzare il London Dry Gin per miscelare il proprio gin tonic, non esiste un limite alla tipo di gin che potete scegliere.

Perciò, oltre a incoraggiarti a liberare il gusto e la fantasia, volevamo proporti qualche abbinamento curioso, per dare un tocco interessante al tuo drink. Ecco quindi delle ricette di gin tonic, con cui potrai sbizzarrirti.

Per un drink da sapore mediterraneo, Gino è un gin dal sapore 100% italiano con liquirizia, rosa damascena, limone e salvia dà al gin tonic un forte sentore di agrumi e spezie. Prova ad abbinarlo con la Tonica Lurisia, impreziosita dal profumo del Chinotto di Savona.

Se vuoi osare con un gin dal sapore inusuale, Xoriguer, di origine spagnola, alle bacche di ginepro unisce le note secche delle uve, il tutto addolcito in botti di rovere. Servito con una scorza di limone e bacche di ginepro, si sposa alla perfezione con la Indian Tonic Water di Fever Tree.

Gli amanti dei gusti complessi apprezzeranno sicuramente il matrimonio tra il Sabatini London Dry Gin e la Tonica Scortese. Prodotto con nove botaniche di provenienza toscana (ginepro, coriandolo, iris, finocchio selvatico, lavanda, foglie di olivo, timo, verbena e salvia), si miscela perfettamente con la tonica Scortese di Bevande Futuriste, un delicato mix di tè verde, cardamomo nero e lemongrass. Servilo con un rametto di timo e scorza di limone.

Se hai un gusto sofisticato, un drink con Gin Mare non può mancare. Prodotto con olive spagnole Arbequina, timo greco, rosmarino turco, basilico italiano, cardamomo, coriandolo, bacche di ginepro e agrumi di Spagna, abbinalo alla Fever Tree Mediterranean. Una miscela di oli essenziali presenti in fiori, frutti ed erbe delle coste del Mediterraneo, per un gin tonic da veri intenditori. Infine, per un gin tonic che unisce il profumo delle spezie, a quello delle erbe, prova il gin Vettore. Prodotto dalla distillazione di più di sette botaniche differenti, abbina profumi e sapori diversi, tutto in un solo gin. Dalla dolcezza della Melissa, al gusto secco dell’assenzio, fino al gusto orientale del coriandolo. Abbinalo all’ Indian Tonic Water di Fever tree, per un drink semplice ma di grande effetto.

Preparare il perfetto Gin Tonic: ecco a cosa fare attenzione

Come abbiamo detto in precedenza, preparare un gin tonic non è semplice come sembra. Ma se farai attenzione, in poche mosse potrai creare un gin tonic da oscar!

Prima di tutto, una piccola accortezza: se il gin che volete miscelare supera i 50% Vol. , diminuite leggermente la dose.

Detto ciò, abbiamo detto che il gin tonic nasce dalla miscela di quattro ingredienti: gin, acqua tonica, ghiaccio e scorza o fetta di agrume. Del gin abbiamo già ampiamente parlato, sia per quanto riguarda il gusto che per quanto riguarda la parte tecnica di miscelazione.

A questo punto la nostra attenzione si sposta sull’ acqua tonica. Per poter dare al gin tonic quel tono “effervescente” è necessario che la tonica mantenga, appunto, la sua effervescenza. Questo risultato lo otteniamo, prima di tutto, utilizzando dell’acqua tonica che sia freddissima. Poi, il ghiaccio, che deve essere umido in superficie e, se possibile in un blocco unico.

Infine, parliamo della guarnizione. Puoi tranquillamente scegliere tra la classica scorza di agrume e la fetta di agrume, ma ricorda che quest’ultima, una volta inserita nel gin tonic, rilascerà i suoi succhi, modificandone il sapore.

Per concludere.. L’ ultimo gin tonic

Ora sai tutto sulla storia del gin tonic, hai gli strumenti per miscelare il drink perfetto e abbinare tra loro gin e acqua tonica a tuo piacimento.

Vogliamo concludere questo articolo in bellezza? Magari con una ricetta dal gusto spettacolare?

In tre parole: Gin Vettore Tonic. Il gin Vettore, con il suo profumo speziato e il sapore spiccatamente dolce, si abbinerà alla perfezione con la tonica più particolare prodotta da Fever Tree, l’ Aromatic Tonic Water. L’ angostura e il pimento si equilibreranno con la dolcezza delle Mele Rosa dei Sibillini e la melissa, mentre il cardamomo e lo zenzero, uniti al coriandolo, daranno al drink quel giusto “twist” speziato, per un drink che non smetterà mai di stupirti!

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